23-06-2014 Paola Pierotti 3 minuti

Le Ferrovie mettono sul mercato 4 milioni di mq di aree e spazi da Nord a Sud

HqTiburtina | Carlo De Vito, ad Sistemi Urbani, racconta in pillole l’operazione Roma Tiburtina: "stazione realizzata a debito, Bnp Paribas RE ha pagato 73 milioni dei 170 spesi")

"Il primo interlocutore privato nell'area Roma Tiburtina è stato Bnp Paribas Real Estate che a maggio 2013 ha chiuso l'accordo con Fs e ha pagato circa 1700 euro/mq i 43.800 mq di diritti edificatori con funzione direzionale (su 150mila mq disponibili da vendere). Ferrovie ha già una decina di investitori interessati per gli altri lotti, tra questi l'Università e sei operatori interessati ad esempio alla costruzione di un hotel. Recentemente, la Regione sta valutando l'ipotesi di realizzare in quell'area il nuovo Policlinico"

Carlo De Vito

Le Ferrovie presentano all'Eire il loro piano di sviluppo immobiliare: 4 milioni di metri quadri di aree e spazi di diverse tipologie, in vendita o affittabili, su tutto il territorio nazionale. Le società FS Sistemi Urbani e Ferservizi proporranno al mercato nazionale e internazionale un piano capillare di aree in vendita e spazi commerciali da allocare, da Nord a Sud, isole comprese. "A caratterizzare l’offerta – spiegano dalle Ferrovie – anche la centralità di tali aree nelle città, grazie alla vicinanza con le stazioni ferroviarie e il pregio intrinseco di far parte di un tessuto urbano già esistente, che non obbliga, quindi, a consumare nuovo suolo".

Il riferimento si spiega anche con l'operazione in corso nella capitale a ridosso della stazione AV Roma Tiburtina, dove si sta completando lo scavo per realizzare la maxi-operazione promossa da Bnp Paribas e dove la Regione ha manifestato un forte interesse nel portare in quest'area la cittadella ospedaliera.

La nuova stazione di Roma Tiburtina è stata realizzata a debito con il meccanismo della leva immobiliare. "Contestualmente alla costruzione della stazione, si sono avviate le opere pubbliche di infrastrutturazione e urbanizzazione avviando successivamente la vendita dei lotti edificatori. Il primo interlocutore – racconta Carlo De Vito, ad Sistemi Urbani – è stato Bnp Paribas Real Estate che a maggio 2013 ha chiuso l'accordo con Fs e ha pagato circa 1700 euro/mq i 43.800 mq di diritti edificatori con funzione direzionale (su 150mila mq disponibili da vendere). Al momento quindi sono stati recuperati 73 milioni dei 170 spesi per la costruzione della stazione AV. Ferrovie ha già una decina di investitori interessati per gli altri lotti – aggiunte De Vito – tra questi l'Università e sei operatori interessati ad esempio alla costruzione di un hotel. Recentemente, con la nuova giunta Zingaretti è allo studio anche l'ipotesi di realizzare sulle aree FS di Tiburtina, a ridosso dello Sdo il nuovo Policlinico per il quale si stimano elevati i costi di ristrutturazione ".

Tutto questo rientra nel piano di assetto urbanistico Roma Tiburtina che riguarda la rigenerazione di un'area di 92 ettari sviluppata a partire dalla necessità di costruire un grande polo di scambio intermodale, riammogliando i due quartieri (Nomentano e Pietralata) storicamente seperati dalla ferrovia. L'operazione è stata concepita 15 anni fa.

All'Eire il gruppo delle Ferrovie presenterà la mappa delle operazioni possibili in tutto il Paese. Nello stand di FS Italiane saranno presentati i più importanti progetti immobiliari che il Gruppo ha oggi in corso, attraverso FS Sistemi Urbani, con una particolare attenzione alle città metropolitane che si stanno costituendo: Genova,  Torino,  Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Reggio Calabria. "Le offerte – si legge in un comunicato del gruppo – spaziano dalla vendita dei lotti adiacenti la stazione di Roma Tiburtina AV alla disponibilità di aree e immobili al centro di Torino; dai quasi 100mila mq destinati a edilizia residenziale e social housing di Bologna Ravone al piano di recupero per le aree ferroviarie vicine al Nuovo Parco della Musica a Firenze Porta al Prato; dalla riqualificazione delle aree adiacenti la stazione di Venezia Mestre al nuovo sviluppo delle aree nell’ambito della stazione di Napoli Centrale".

Particolare attenzione, nell'ambito del convegno “Istituzione Città Metropolitana. La funzione connettiva dell’Alta Velocità: nodi di interscambio” (24 giugno) sarà dedicata a raccontare come l’attivazione dell’Alta Velocità in Italia abbia modificato il rapporto tra le città, in particolare quelle metropolitane, e i territori: le stazioni sono diventate di fatto punti strategici fondamentali e le aree in cui gli scali ferroviari si trovano acquisiscono sempre più rilevanza nell’organizzazione della vita delle città.

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Paola Pierotti
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