15-05-2014 Paola Pierotti 2 minuti

Screening Architecture. Due film su Carlo Scarpa, Venezia e il suo lavoro

Trenta minuti per la Querini Stampalia e altri 30 per il negozio Olivetti con la regia di Riccardo De Cal)

Il cinema è forse il mezzo più adatto per raccontare un oggetto architettonico: offre la possibilità di muoversi negli spazi, lascia sentire i suoni, permette un coinvolgimento pressoché totale dei sensi

Riccardo De Cal

Carlo Scarpa, la sua architettura e la sua città raccontanti con il cinema.  Al via a Venezia (al Teatrino di Palazzo Grassi, 20-23 maggio 2014) l'iniziativa Screening Architecture che prevede la proiezione continuativa dei due film dedicati all'architetto e designer veneziano: Hortus Conclusus del 2007 e il recentissimo Genius Loci, entrambi diretti da Riccardo De Cal.

Il film Hortus Conclusus (2007, 30') si concentra sul lavoro di Carlo Scarpa alla Fondazione Querini Stampalia, dove, dal 3 giugno, in occasione della prossima Biennale Architettura, si terrà una mostra sul Maestro veneziano. Mettendo in luce il modo in cui gli elementi strutturali si fondono a quelli naturali, la narrazione filmica di Hortus Conclusus parte dal presupposto che il cinema è forse il mezzo più adatto per raccontare un oggetto architettonico, grazie alla possibilità di muoversi attraverso gli spazi e di unire alla dimensione visiva quella sonora

"Il cinema è forse il mezzo più adatto per raccontare un oggetto architettonico: offre la possibilità di muoversi negli spazi, lascia sentire i suoni, permette un coinvolgimento pressoché totale dei sensi.
 
Di non poco rilievo è anche la possibilità di muoversi nel tempo, e di esperire particolari situazioni che un visitatore difficilmente potrà incontrare durante una breve visita. Nel caso di questo filmato sulla Querini Stampalia – raccontano i promotori – il momento culminante coincide con l’allagamento della sala delle colonne: l’acqua della città di Venezia si riappropria degli spazi grazie al sapiente sistema di governo delle acque inventato da Carlo Scarpa".
 
L'architettura si comporta come un oggetto vivo, dove gli elementi architettonici si fondono a quelli naturali, e i confini divengono sempre più labili. Il cemento si fa pietra, che l’acqua scava, con il passare del tempo.

Il film cerca di cogliere questi movimenti “minimi” e l’intento è comunicare con delicatezza il soffio vitale, il respiro che percorre questi spazi; rendere visibile, anche per un solo istante, l’anima che il Maestro ha infuso alla propria opera, tentando un linguaggio “mimetico”, coerente con l’oggetto architettonico e la filosofia scarpiana.

Il film Genius Loci (2014, 30') si interessa a una vera e propria icona dell’architettura italiana del Novecento, documentando il restauro e la riapertura di un luogo storico e ricco di significati: il celebre negozio Olivetti realizzato da Scarpa nel 1958 in Piazza San Marco. E' il luogo nel quale Carlo Scarpa unisce alla cura per il dettaglio l'attenzione più estrema nell'uso e nell'accostamento dei materiali e rappresenta un esempio unico nel panorama dei restauri e allestimenti degli anni '50, sia in Italia che in ambito internazionale.

La committenza illuminata di Adriano Olivetti, industriale rivoluzionario ma anche intellettuale, urbanista ed editore ha giocato un ruolo fondamentale per la riuscita della magistrale interpretazione di Carlo Scarpa, che è riuscito, in uno spazio così ristretto, a creare con prospettive inedite e soluzioni uniche una sorta di “episodio teatrale”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Paola Pierotti
Articoli Correlati
  • Ingegneria, le società si prendono il mercato (ai professionisti solo il 7% degli importi)

  • L’ingegneria italiana vola all’estero: +16% del fatturato nell’ultimo anno

  • Ischia e le città del futuro. Benedetta Tagliabue vince il premio Pida 2024

  • Famiglie unipersonali e anziani, a Matera al centro il tema della casa per tutti