04-06-2020 Francesco Fantera 3 minuti

Varese, la rigenerazione inizia con alloggi di edilizia residenziale pubblica e per studenti

Operazione resa possibile grazie ad un bando promosso dalla Regione Lombardia per l’edilizia residenziale pubblica

In previsione anche funzioni sociali e sportive, aule studio, centri culturali e soluzioni innovative inerenti la mobilità

Istruzione e rigenerazione urbana. Un binomio su cui Varese puntava già prima della pandemia, una scelta che sarà utile per sostenere la ripresa post-Covid. Lo strumento? Un bando promosso dalla Regione Lombardia e finanziato del CIPE con 47 milioni. Di questi il 17%, pari a 8.029.699 milioni (il 92% degli 8.686.608 richiesti), sono stati assegnati al progetto proposto dal Comune per la riqualificazione di un immobile situato nel quartiere di Biumo Inferiore, un ex borgo fortificato adiacente al centro cittadino e oggi realtà multietnica che necessita di interventi di attualizzazione e rifunzionalizzazione dello stock edilizio. Scopo principale è quello di realizzare residenze universitarie e di edilizia residenziale pubblica con l’obiettivo di attivare un processo di recupero che faccia da traino al quartiere.

A curare il progetto KCity – Rigenerazione urbana, società specializzata nelle operazioni di trasformazione del tessuto urbano, che in collaborazione con lo Studio Cavaggioni, advisor della Pubblica Amministrazione, aveva precedentemente realizzato un «lavoro di advisory al Comune, finalizzato ad un inquadramento dei cespiti di sua proprietà da valorizzare» spiega Paolo Cottino, amministratore e direttore tecnico di KCity. «Successivamente è uscito il bando della Regione e a quel punto abbiamo suggerito di cogliere l’opportunità di poter applicare una o più delle ipotesi prefigurate dal nostro studio». Continua quindi il rinnovamento nell’area del Comune di Varese, già assurto agli onori della cronaca con il cosiddetto progetto Stazioni, in fase esecutiva dall’ottobre 2019.

In sostanza l’outlook prodotto da KCity e Studio Cavaggioni è stato propedeutico all’individuazione del complesso che ospiterà un mix di alloggi per studenti e cittadini. Uno studio che nasceva dalla volontà dell’Amministrazione di mettere a disposizione di una più ampia operazione di riqualificazione il 71% del proprio patrimonio, comprensivo di immobili diversi fra loro per dimensione, caratteristiche e stato di conservazione.

L’attivazione di meccanismi e sinergie fra diversi attori, anche privati è il mezzo principale su cui i gestori della cosa pubblica possono puntare per far fronte alla mancanza di fondi. A sottolinearlo è KCity che, nella scheda dedicata alle strategie e agli scenari per Varese, ricorda come la richiesta del Comune sia stata quella di ottenere analisi, valutazioni, spunti e raccomandazioni utili a guidarne le politiche urbane.

La scelta di puntare su edilizia sociale e residenze universitarie, con attenzione anche a interventi di rigenerazione del quartiere, nasce dall’incarico affidato sempre a KCity da parte dell’Università dell’Insubria, interessata a partecipare al bando regionale con fondi CIPE per realizzare «un immobile in cui si sperimenterà la convivenza fra edilizia sociale e studentesca – racconta Cottino – puntando sulla capacità degli stessi studenti di trainare lo sviluppo del tessuto urbano».

«L’obiettivo del primo studentato universitario a due passi dal centro di Varese è duplice» ha spiegato Andrea Civati, assessore all’Urbanistica. «Da un lato realizzare una vera cittadella per gli studenti, dall’altro riqualificare un quartiere che da alcuni anni è protagonista, insieme ad altre aree limitrofe, di trasformazioni importanti».

L’operazione è frutto anche di un protocollo d’intesa firmato fra Comune e Università dell’Insubria lo scorso febbraio. Al centro dell’operazione il ripristino di volumi sottoutilizzati o abbandonati che potranno così ospitare fino a 64 stanze dedicate agli studenti. In previsione anche funzioni sociali e sportive, aule studio, centri culturali e soluzioni innovative inerenti la mobilità. I lavori partiranno dalla rigenerazione di una corte storica rimasta da tempo inutilizzata e che ospiterà 16 posti letto, mentre altri 48 si otterranno dalla rifunzionalizzazione di spazi che oggi ospitano l’assessorato ai Servizi educativi. Attenzione anche alla riqualificazione e manutenzione del quartiere, grazie a 200mila euro stanziati per interventi che coinvolgeranno la viabilità, il parco situato in via Arconati e nuove strutture pubbliche per lo sport all’aria aperta.

In copertina la piantina di Varese con gli ambiti di intervento evidenziati ©kcity.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Francesco Fantera
Articoli Correlati
  • Roma: un upgrade per il Palazzo dei Congressi, e per tutto l’Eur

  • Stazioni del territorio: così Fs rigenererà i piccoli borghi

  • La nuova vita dei cantieri navali di Pietra Ligure

  • Il futuro delle città: parte da Verona la riflessione del Cnappc