Turismo, dal ministero e da Cdp i fondi del Pnrr per valorizzare il settore

30-05-2022 Redazione 2 minuti

Bando per la selezione di 12 immobili da ristrutturare e rifunzionalizzare entro il 2025

I fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza saranno utilizzati anche per la valorizzazione del patrimonio turistico ricettivo italiano. Questo quanto prevede il bando presentato dal ministero del Turismo e Cassa depositi e prestiti per la selezione di almeno 12 immobili da acquistare e ristrutturare entro il 2025. L’obiettivo è quello di rilanciare e rendere più competitivo uno dei settori più colpiti dalla crisi pandemica.

L’operazione avverrà attraverso un fondo immobiliare gestito da Cdp Immobiliare Sgr, e sottoscritto dal Mitur con l’impiego di 150 milioni di euro di risorse Pnrr. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del piano finanziato dall’Unione europea ed è destinato alla valorizzazione, alla competitività e alla tutela del patrimonio turistico-ricettivo italiano, anche in zone economicamente più svantaggiate o in aree secondarie. L’obiettivo è quello di avviare un percorso di rilancio del settore finalizzato a incrementare l'offerta turistica attraverso la riqualificazione delle strutture alberghiere, con attenzione alla sostenibilità, alla digitalizzazione e all’efficienza energetica.

Commentando l’iniziativa Massimo Garavaglia, titolare del dicastero, ha spiegato: «Con questa misura il governo vuole essere vicino agli operatori così da favorire il rilancio del settore ed agevolare la ripresa del Turismo. Crescita certificata anche dal recente rapporto del World economic forum che fa salire di due punti l’indice relativo all’offerta turistica dell’Italia, grazie anche alla capacità degli imprenditori del settore di saper adeguare i servizi ad una domanda in continua evoluzione», puntualizzando che possono partecipare al bando anche altri investitori istituzionali.


L’obiettivo è quello di rilanciare e rendere più competitivo uno dei settori più colpiti dalla crisi pandemica.


Da parte sua, l’ad di Cdp, Dario Scannapieco, ha prima ricordato come quello del turismo sia un settore trainante per il nostro paese, quindi, ha spiegato come il suo ente «intenda fornire il proprio contributo indirizzando al meglio gli investimenti pubblici e privati a sostegno della competitività delle imprese ricettive italiane. Grazie alle risorse del Pnrr inizia quindi un percorso di rilancio che avrà un impatto positivo sull’economia e sull’occupazione, soprattutto giovanile».

Si rivolge ai soggetti pubblici e privati possessori di immobili “turistico–ricettivi” o assimilabili a questi che abbiano avviato prima del 1° novembre 2021 l’iter urbanistico necessario per ottenere il cambio di destinazione d’uso. Inoltre, il patrimonio può essere attualmente anche non utilizzato, in ogni caso dovrà essere traferito libero, cioè non dovrà essere gravato da rapporti contrattuali in corso di qualunque tipo ovvero da occupazioni senza titolo, né da alcun altro vincolo, peso o gravame di qualunque genere. Qualora gli immobili non siano attualmente utilizzati per attività turistico ricettiva dovrà essere fornita documentazione idonea a comprovare la possibilità di ottenere le licenze e le autorizzazioni necessarie per lo svolgimento della suddetta attività.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Redazione
Articoli Correlati
  • Al via le iscrizioni per il Fiabci Prix D’Excellence Award Italia 2024

  • Rigenerazione urbana, la lezione delle ex Reggiane spiegata dal sindaco

  • A2A Headquarters, Milano, render by ACPV ARCHITECTS

    Tutti gli ingredienti di un buon progetto. Intervista a Patricia Viel

  • Rigenerazione più coraggiosa per le periferie, Rampelli: «Stop al dogma del consumo di suolo»