11-07-2022 Fabrizio Di Ernesto 4 minuti

Al team guidato da Onsitestudio il concorso internazionale per la nuova Beic di Milano

Sostenibilità e inclusività i driver del progetto. La struttura dovrà essere ultimata entro il 2026

È la cordata che vede come capogruppo Angelo Raffaele Lunati di Onsitestudio ad essersi aggiudicata il primo posto nel concorso internazionale per la realizzazione della nuova Biblioteca europea di informazione e cultura (Beic) di Milano, competizione in una sola fase a cui hanno preso parte 44 partecipanti. In gruppo con lo studio milanese, Manuela Fantini, Marcello Cerea, Giacomo Summa, Francesca Benedetto, Luca Gallizioli, Giancarlo Floridi, Davide Masserini, Antonio Danesi, dai consulenti Silvestre Mistretta, Giuseppe Zaffino, Fabrizio Pignoloni e la collaboratrice Florencia Collo, in rappresentanza di diverse realtà tra cui Baukuh, Dot dot dot, Yellowoffice, Starching, e Sceproject. Bandito sulla piattaforma Concorrimi dell’Ordine degli Architetti di Milano, l’intervento rientra tra quelli finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), grazie al quale riceverà oltre 100 milioni di euro, ai quali si potranno andare ad aggiungere fondi pubblici e privati.

La classifica è stata resa nota questa mattina dalle autorità milanesi, tra cui il sindaco Giuseppe Sala, nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Marino.

Tra le motivazioni della giuria: «Il progetto risponde al contesto urbano, alla complessità del programma funzionale e ai valori di pregnanza formale, sostenibilità ambientale richiesti dal tema con una soluzione semplice e convincente da tutti i punti di vista; i vincoli del luogo sono trasformati in risorse». «La natura duplice della nuova Beic – si legge ancora nelle motivazioni – è un luogo di conservazione attiva di un patrimonio librario di natura fisica, uno strumento di comunicazione di scambio tra diversi pubblici ormai immersi nella cultura digitale, ben interpretata dalle due grandi navate di forma trapezoidale fiancate tra loro che generano una silhouette chiara e riconoscibile».


Il progetto di realizzazione, come da indicazioni concorsuali, si sviluppa sulla base di quattro essenziali direttrici: una forte integrazione tra dimensione fisica e digitale; un nuovo punto di equilibrio tra fruizione e produzione culturale; un inedito ruolo per le collezioni e l’utente al centro.  


«Immaginare la nuova biblioteca di Milano era – ha spiegato Lunati – per me ed altri, un sogno. Siamo ovviamente contenti che la nostra proposta sia stata convincente. Abbiamo fatto un grande lavoro di squadra. Puntavamo ad un edifico semplice, compatto, iconico, aperto in grado di stare bene in quel luogo; interpretando una nuova idea di sostenibilità combinando prestazioni e forma con la capacità dell’edificio di essere inclusivo ed essere felicità per molte persone diverse».

Francesco Paolo Tronca, presidente della fondazione Beic, ha invece auspicato che ora ciò si trasformi in un «polo culturale europeo che sappia fare da catalizzatore. Deve diventare un modello perché Milano è una città pilota e lo sarà anche nel realizzare questa grandiosa biblioteca del futuro». Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha spiegato che gli interventi non saranno limitati solo all’edificio, ma «si andrà a lavorare ad un quartiere importante di Milano che merita grande attenzione, dandole un’anima per oggi e per il futuro», aggiungendo che senza l’opportunità derivante dal Pnrr «molto probabilmente questo progetto di cui si parla da anni avrebbe dovuto attendere ancora molto».

Il progetto. Il grande corridoio verde del nuovo parco pubblico contiguo di quasi 30mila mq, sul quale la nuova Beic affaccerà e con il quale formerà un unicum di orizzonti e fruibilità, porterà a nord alla piazza, da cui si diramano i principali accessi ai volumi. All’ingresso una spaziosa sala a pianta rettangolare inondata di luce, alta otto metri e popolata da padiglioni con luoghi espositivi, commerciali, una caffetteria e le stazioni di restituzione dei volumi, uno spazio che attraversa l’edificio in tutta la sua lunghezza. Da qui si apre la biblioteca vera e propria per la consultazione, lo studio, la lettura: concepita come un luogo di produzione culturale, di espressione della creatività, di sviluppo delle capacità critiche, sarà una sorta di piattaforma aperta, adatta a favorire il protagonismo dei cittadini e a coinvolgere la comunità.

La tempistica. Dopo la consegna dei progetti definitivi ed esecutivi, si potrà procedere alla gara d’appalto e quindi all’avvio dei lavori veri e propri, in calendario a partire dal 2024 per terminare entro il 2026.

La localizzazione urbana della nuova Beic, individuata già nel 2001 nell'area dell'ex stazione di Porta Vittoria, è baricentrica rispetto alle principali sedi universitarie, collocata sulla fermata Porta Vittoria del passante ferroviario, vicina alla prossima fermata Dateo della nuova linea metropolitana M4 che congiungerà il centro della città con l'aeroporto di Linate, e dunque connessa con le linee metropolitane e ferroviarie regionali.

In copertina: render della nuova Beic, Milano, progetto di Onsitestudio. Ph. ©Comune di Milano, via Flickr

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Fabrizio Di Ernesto
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