12-05-2022 Luigi Rucco 3 minuti

Tassonomia e green building per un settore immobiliare realmente sostenibile

Gbc pone il focus sul regolamento europeo che coinvolge il mondo delle costruzioni

La filiera edilizia e immobiliare si sta mostrando sempre più attenta e consapevole negli ultimi anni, non fermandosi solo a discorsi di facciata sul tema della sostenibilità e dell’economia circolare, ma sviluppando protocolli di certificazione energetico-ambientale concreti e misurabili.

Risulta fondamentale quindi il processo di rendicontazione oggettiva, che permetta di misurare in modo preciso e sulla base di parametri standardizzati e condivisi le performance ambientali, sociali e di governance di un progetto.

Green building council (Gbc) ha analizzato il rapporto tra Esg, tassonomia e Pnrr durante un webinar promosso per Il ciclo tematico intitolato “Green Building: attori e soluzioni per un’edilizia sostenibile”, in cui si sono affrontati temi fondamentali per i professionisti del settore.

Gbc è la più grande organizzazione internazionale al mondo attiva per il mercato delle costruzioni sostenibili e di recente ha pubblicato un manifesto per riconoscere il ruolo centrale del settore delle costruzioni a emissioni zero basato sull’economia circolare.

Gbc Italia promuove un processo di trasformazione del mercato edile italiano attraverso la promozione del sistema di certificazione di terza parte e dei propri protocolli di controllo. Questi sono espressamente sviluppati per le specificità del mercato italiano, i cui parametri stabiliscono precisi criteri di progettazione e realizzazione di edifici salubri, energeticamente efficienti e a impatto ambientale contenuto. 

L’Olimpiade di Milano-Cortina del 2026 sarà la prima olimpiade Esg, questo a dimostrazione di come i parametri ambientali, sociali e di governance risultino ormai di fondamentale importanza. È importante che questi siano misurabili, affinché ci siano criteri oggettivi che garantiscano migliori performance degli investimenti e affrontino i rischi legati ad emergenze o crisi.


Il settore immobiliare rappresenta circa il 39% delle emissioni di CO2 globali, ed è quello che consuma la maggior quantità di risorse naturali (il 50%) e che genera la maggior quantità di rifiuti solidi.


Per questo il Parlamento europeo ha adottato il regolamento sulla tassonomia, entrato in vigore da gennaio 2022, con l’obiettivo di creare il più grande sistema di classificazione delle attività economiche sostenibili in Europa. Un progetto ambizioso, che coinvolge specialmente il mondo delle costruzioni, senza il quale sarà impossibile il raggiungimento della neutralità climatica al 2050.

La tassonomia è stata sviluppata con l’obiettivo di fornire uno strumento in grado di classificare in modo univoco le attività economiche al fine di aiutare le aziende nelle scelte su investimenti in attività sostenibili.

L’Unione Europea ha individuato sei obiettivi ambientali e climatici nell’ambito della tassonomia:

  • mitigazione del cambiamento climatico;
  • adattamento al cambiamento climatico;
  • uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine;
  • transizione verso l’economia circolare, con riferimento anche a riduzione e riciclo dei rifiuti;
  • prevenzione e controllo dell’inquinamento;
  • protezione della biodiversità e della salute degli eco-sistemi.

«Il settore delle costruzioni ha un notevole impatto nell’Esg, per questo è al centro di tutte le politiche dell’Unione Europea, che è il principale volano verso la transizione ecologica. Il green building non può essere più un optional ma una direzione obbligatoria. Gli investimenti sostenibili passano oggi dal principio “Dnsh” (Do not significant hurt), dove le linee guida attraverso le quali si sviluppa l’Esg si incrociano con la consapevolezza che un danno concreto all’ambiente è un danno alla comunità stessa. Lo scopo ultimo è la lotta contro la disuguaglianza e la coesione e integrazione sociale», ha dichiarato Giulio Monga, phd candidate dell’Università Cattolica e associate presso Emlex.

Criteri misurabili e rendicontabili per evitare il fenomeno, purtroppo sempre presente, del “greenwashing”. Basarsi su dati attendibili, comparabili e verificabili permette di smascherare quelle imprese che con la sostenibilità hanno poco o nulla a che fare e che la usano come mezzo per fare pura propaganda. Per questo Green building council controlla costantemente i processi delle impese aggiornando i parametri con cui misura gli effetti.

Molto è stato fatto ma non basta, visto che ad oggi il 75% del patrimonio edilizio europeo non è energeticamente efficiente e il 40% degli edifici è antecedente al 1970.

Per questo il regolamento della tassonomia per il settore delle costruzioni, che si inserisce nel più ampio “Renovation Wave”, vuole riqualificare il patrimonio pubblico edilizio con la massima trasparenza e chiarezza, perché solo così si creerà un sistema realmente sostenibile e circolare.

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Luigi Rucco
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