09-06-2022 Fabrizio Di Ernesto 2 minuti

Da Roma, Ursula von der Leyen apre il festival del New European Bauhaus

Innovazione globale, alla portata di tutti. Dibattito con Kéré, Franceschini e Melandri

Il presidente della commissione europea Ursula von der Leyen ha aperto dal Maxxi di Roma il primo New European Bauhaus festival, l’evento che lei stessa ha fortemente voluto che coinvolge, oltre all’Italia, tutti gli stati membri della Ue attraverso 600 città in tutto il vecchio continente. Al momento dell’apertura dell’evento le capitali europee erano in collegamento video con il complesso di via Guido Reni, per dare il via al festival.

Insieme alla von der Leyen sul palco anche Francis Diébédo Kéré, vincitore del Pritzker architecture prize 2022, il ministro della Cultura Dario Franceschini e Giovanna Melandri presidente della Fondazione Maxxi.

Nello specifico, il festival chiama a raccolta i creativi di tutta l’Unione – architetti, artisti, designer, scienziati, imprenditori e cittadini – ed ha l’obiettivo di costruire insieme un futuro sostenibile, inclusivo e bello e trae ispirazione da quella multidisciplinarità propria della Bauhaus, la celebre scuola d’arte e design nata in Germania nel 1919 – dopo la Prima guerra mondiale e durante l’epidemia di spagnola – in un momento di grande complessità come quello attuale e oggi modello di riferimento per il Green deal europeo, ovvero l’insieme di iniziative politiche proposte dalla Commissione europea con l’obiettivo generale di raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050.


The New european Bauhaus festival coinvolge circa 600 città in tutti gli stati dell'Unione europea e punta a accelerare il processo di transizione verso la sostenibilità energetica.


Nel suo intervento la von der Leyen ha detto di: «Aspettarsi la celebrazione del nuovo spirito del Bauhaus visto che sono coinvolti tutti gli stati europei e questo insieme al Green deal deve segnare un cambio di rotta. In questo momento anche il tragico conflitto tra Russia e Ucraina può essere una leva per l’Europa in vista della transizione energetica. Siamo in un momento epocale e dobbiamo sfruttare tutte le possibilità a nostra disposizione».

D’altro canto, Kéré ha invitato l’Europa a sfruttare al meglio le opportunità perché: «il New european Bauhaus è una grande occasione per disegnare un nuovo futuro a partire dalle emissioni zero».

Franceschini nel suo intervento ha ricordato che architetti e artisti stanno forgiando un nuovo futuro «migliore e più inclusivo», anticipando che per quanto riguarda l’impegno italiano «a giugno sarà lanciato da Napoli un grande progetto di integrazione europea in grado di coinvolgere tutti i ministri della Cultura della Ue».

Per Melandi questa iniziativa rappresenta «una sfida a tutti i mondi; da quello dell’energia a quello del design ma è anche e soprattutto un’opportunità per il futuro» sottolineando come proprio da questo nasca anche il progetto del Grande Maxxi.

Per quanto concerne il ruolo che questa iniziativa e l’architettura possono svolgere per indirizzare i cambiamenti del futuro anche l’intervento del teologo Paolo Benanti secondo cui «l’innovazione, quando si tratta di abitare, deve farsi globale ed essere alla portata di tutti».

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Fabrizio Di Ernesto
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