31-08-2021 Paola Pierotti 4 minuti

Dall’Italia al mondo, il protocollo GBC Historic Building si avvia verso l’internazionalizzazione

Il GBC Italia fa il punto a Bari al Salone Internazionale del Restauro

GBC Italia è interessata a stimolare una nuova ondata di rigenerazione del mercato dell’edilizia attraverso l’integrazione tra storia e pratiche di bioedilizia

All’Italia la leadership di un impegno concreto che tiene insieme la riqualificazione del patrimonio costruito, i valori della cultura e le sfide della sostenibilità. Il 1° settembre, GBC Italia, in occasione dell'edizione 2021 del Salone Internazionale del Restauro, accende un faro sul rapporto tra “Heritage” e “Sustainability”, raccontando il percorso di internazionalizzazione avviato per il protocollo energetico-ambientale GBC Historic Building, studiato dall’Italia per tenere insieme la questione del restauro del patrimonio edilizio storico culturale, con quella dell’ambiente. «Il Recovery plan finalmente introduce risorse fondamentali per la rigenerazione dei luoghi in cui viviamo e ci indica come la cultura sia e debba essere strategica nelle scelte di questo Paese. Il rapporto tra sostenibilità e restauro – ha commentato il Ministro della Cultura Dario Franceschini – dovrà dunque diventare inscindibile, e in questa direzione il lavoro del Green Building Council Italia rappresenta un contributo prezioso, insieme mappatura delle buone pratiche, catalogo di modalità percorribili, e giro d’orizzonte sui semi piantati per il futuro. Una bussola che fornisce una utile base di riflessione e approfondimento a disposizione degli addetti ai lavori e, più in generale, di tutti coloro che vogliono conoscere meglio la tematica».

Marco Mari, Presidente del GBC Italia, spiega come nell’ambito della «filiera edilizia-immobiliare, partendo dalle migliori competenze del nostro Paese, sia stato messo al centro del futuro dell’Europa e del mondo un nuovo approccio capace di rigenerare in chiave sostenibile anche gli asset immobiliari oggi fragili ma portatori di cultura e tradizioni». 


Secondo gli addetti ai lavori, il concetto di sostenibilità è proprio della disciplina del restauro, ma la coerenza metodologica e la competenza operativa necessaria per l’applicazione consapevole dei principi sono ancora in via di maturazione.


In questo contesto si inserisce il lavoro di GBC Italia che considera il fatto che nel nostro Paese oltre il 30% degli asset immobiliari risale a prima degli anni ‘40. Si tratta di un patrimonio architettonico che presenta spesso un valore culturale e identitario inestimabile, e al contempo si rileva che nel nostro Paese si sono sviluppate competenze peculiari sui temi della riqualificazione e del restauro. Ecco che, sulla base dei criteri dello standard LEED, il rating system per la valutazione del livello di sostenibilità ambientale degli edifici più diffuso al mondo, e constatando il vasto patrimonio di conoscenze proprie del mondo del restauro, è stato messo a punto un protocollo ad hoc per i manufatti storici. 

Opere certificate o che hanno avviato l’iter. Oggi in Italia sono stati registrati e certificati con il protocollo GBC Historic Building® le Scuderie S. Apollinare a Perugia certificato al livello ORO (con 72 punti su 110), il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, a Ferrara, certificato al livello ORO (con 65/110), il Palazzo Gulinelli a Ferrara con certificato al livello ORO (con 61/110). Tra gli edifici storici in via di certificazione si contano tra gli altri il Palazzo Santander a Torino, l’ex Ospedale Sant’Agostino a Modena, il castello estense a Ferrara, Villa Silvestri-Rivaldi a Roma e la chiesa di San Giuseppe dei Falegnami a Roma. Da Bari a Genova, lungo l’elenco con partnership che vanno dal Ministero della Cultura al Demanio. 

Il primo caso studio internazionale è stato recentemente avviato a Cuba, con la collaborazione di ICE, Assorestauro e il MIBACT, per il restauro di un edificio a L’Avana che ospiterà un centro di formazione e progettazione del restauro denominato REDI “ Centro de Restauraciòn y Deseno” dove le competenze e i prodotti italiani possano essere messi a disposizione di tecnici, professori e studenti locali.


Dal Next Generation Eu agli appuntamenti internazionali come quello autunnale di Glasgow, la sfida condivisa da tutti è che il mondo del costruito deve rigenerarsi per contribuire in modo concreto al raggiungimento dei traguardi prefissati.


E i rating system di sostenibilità dell’edilizia rappresentano concretamente una parte della risposta a tale esigenza. Anche i criteri ambientali minimi in edilizia aiutano con la loro applicazione a rendere sostenibili gli edifici pubblici.

L’esperienza di GBC Italia, e di questo si discute al Salone del Restauro, con i progetti che applicano il protocollo GBC Historic Building «pone le basi per l’avvio della discussione sui CAM per il restauro. GBC Italia – commenta Mari – è interessata a stimolare una nuova ondata di rigenerazione del mercato dell’edilizia attraverso l’integrazione tra storia e pratiche di bioedilizia, condividendo il proprio sistema di rating GBC Historic Building con la comunità internazionale, ampliando così la sua applicabilità oltre il mercato italiano: verrà sviluppata una versione internazionale per garantire che il sistema di classificazione diventi tecnicamente e prontamente applicabile a livello globale».

In copertina: il Palazzo Gulinelli a Ferrara, certificato al livello ORO (con 61/110). Foto tratta dal sito www.gbcitalia.org. Ph. Foto: ©Elena Romani

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Paola Pierotti
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