08-08-2022 Fabrizio Di Ernesto 3 minuti

Oslo città-green. La prima in classifica tra le più sostenibili

L’Urban ecology program è il piano delle autorità locali per ottenere risultati sempre più performanti

L’ultimo rapporto Sustainable cities index 2022 pubblicato da Arcadis che valuta la sostenibilità complessiva di 100 tra le principali città del mondo, vede al primo posto Oslo. La classifica si basa su tre aspetti: persone, pianeta e profitto. E quest’ultimo parametro è da intendersi come “capacità di crescita” e non solo come mero indicatore della redditività di un centro.

La capitale norvegese primeggia grazie a politiche lungimiranti portate avanti da tempo: già negli anni ‘70 ha avviato la prima pedonalizzazione di alcune strade del centro e nel decennio successivo ha effettuato importanti investimenti nei trasporti pubblici.

Attualmente, per quanto riguarda la riduzione delle emissioni di carbonio, come si evince dall’European green city index, le autorità locali puntano a diminuirle del 50% rispetto al 1990; a questo scopo è stato istituito un fondo per il clima e l’energia da 100 milioni di euro finanziato attraverso una tassa sull’elettricità che sovvenziona al 50% chi vuole convertire i riscaldamenti a petrolio in biocarburanti; mentre per i trasporti il Comune vuole sostituire i vecchi autobus urbani con nuovi che usino carburanti ecologici, oltre a ridurre il traffico tra il 4 ed il 7% attraverso l’introduzione di una tassa specifica.


Grazie al riciclo dei rifiuti e la produzione di biogas Oslo ha ridotto le emissioni di CO2 fossile di circa 10mila tonnellate l'anno.


Tutti gli interventi dell’amministrazione si basano sull’Oslo urban ecology program: un piano integrato per creare una città sostenibile.

Tra le altre linee d’azione quella che riguarda il sistema di riscaldamento cittadino che è attualmente alimentato per l’80% da fonti rinnovabili, principalmente da biomassa tramite i rifiuti residui. L’Oslo climate and energy fund punta a stimolare il risparmio energetico e facilitare la transizione dai combustibili fossili all’energia pulita, rivolgendosi principalmente al settore edile. Già nel 2011, una somma equivalente a 50 milioni di corone norvegesi (circa 5 milioni di euro) è stata investita per favorire oltre 3mila progetti di efficienza energetica e climatica.

Ancora, è stata migliorata l'illuminazione stradale con la soluzione «oggi più avanzata al mondo – si legge nel rapporto di Arcadis – che permette di consumare fino al 70% di energia in meno; ogni lampada, infatti, può essere regolata in modo graduale e attenuata individualmente in base al traffico e alle condizioni climatiche».

La capitale scandinava ha anche saputo ottenere il massimo dal riciclo dei rifiuti.

Secondo i calcoli degli esperti, qui ogni cittadino produce 379 chilogrammi di scarti all'anno, di cui 62 di carta e 17 di imballaggi in vetro e metallo. Quelli alimentari vengono consegnati agli impianti che producono biogas, che viene poi utilizzato come carburante per gli autobus. Allo stesso tempo vengono prodotti fertilizzanti. «Questo tipo di combustibile permette di avere un'aria più pulita e meno rumore. Il nuovo impianto locale – si legge nel rapporto – ne può produrre abbastanza per alimentare 170 pullman, riducendo le emissioni di CO2 fossile di circa 10mila tonnellate all’anno». Il gas di discarica viene raccolto e utilizzato per produrre elettricità o calore.

Gli imballaggi in plastica vengono lavorati in nuovi prodotti, come giocattoli, sedie e giacche di pile. Ancora, per ogni chilo riciclato, le emissioni di CO2 si riducono di circa due, il riuso richiede meno energia rispetto alla produzione di nuova.

Altra eccellenza di Oslo quella legata al verde cittadino, circa due terzi della superficie totale sono coperti da foreste protette, colline e corsi d'acqua. Le autorità cittadine hanno emanato norme specifice sulle politiche ambientali per assicurarsi che queste aree siano preservate. E tramite il programma “Nature needs half” è stata definita una politica ambientale volta a tutelare e rafforzare gli ecosistemi e la natura all'interno dell'ambiente urbano. Tutti elementi che, non a caso, fanno di quella norvegese la città più sostenibile al mondo.

Foto di copertina © od_rangel

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Fabrizio Di Ernesto
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