A Milano 200 nuovi appartamenti in housing sociale nel quartiere Sarpi

07-11-2022 Luigi Rucco 2 minuti

Investimento da 40 milioni per nuove residenze, con spazi di aggregazione

Lo scenario immobiliare di Milano è in continua evoluzione. In un mercato dove le quotazioni continuano a salire, sia per quanto riguarda la compravendita che gli affitti, il capoluogo meneghino si interroga sul futuro dei modelli abitativi come occasione per ripensare la città e l’abitare.

In questo contesto hanno sempre maggior successo le iniziative di housing sociale, con lo scopo di incrementare l’offerta di alloggi sociali sul territorio per la locazione a canone calmierato e la vendita a prezzi convenzionati.

Tra queste si pone come particolarmente rilevante l’intervento di riqualificazione sociale e urbana che porterà alla realizzazione di 200 nuovi appartamenti nel quartiere Sarpi a Milano destinati alla locazione a lungo termine e al social housing. Un investimento complessivo da oltre 40 milioni di euro per un’area di 13mila metri quadrati che include uno storico complesso residenziale collocato fra le vie Sarpi, Bramante e Niccolini.


Il progetto prenderà il via all'inizio del 2023 e sarà curato dallo studio Barreca & La Varra.


Il progetto sarà realizzato grazie all’attività del Fondo Ca’ Granda, partecipato dalla Fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, dal Fondo Investire per l’Abitare, dalla Fondazione Cariplo e gestito da InvestiRE sgr (Gruppo Banca Finnat), che cura e valorizza gli immobili conferiti al Fondo dal Policlinico di Milano.

Un circolo virtuoso che porterà alla riconversione e riqualificazione di un’importante area cittadina, rispondendo così ai crescenti bisogni abitativi del capoluogo lombardo.

Nel rinnovato complesso immobiliare troverà spazio anche la prima Casa Ronald di Milano, dedicata all’ospitalità di famiglie con bambini in cura in ospedale, e promossa dalla Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald.

«La riqualificazione del complesso di via Sarpi e Bramante rispecchia il vero significato del social housing voluto dal Policlinico di Milano – ha spiegato Marco Giachetti, presidente della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico – da una parte, abitazioni belle e moderne a prezzi calmierati per le fasce deboli della popolazione; dall’altra, interventi nel sociale che portano beneficio a tutta la città. Questi edifici furono donati al Policlinico di Milano con grande generosità, e oggi l’ospedale ricambia questa beneficenza restituendo valore alla città, mentre parallelamente costruisce il nuovo Policlinico, una grande opera architettonica a servizio dei cittadini, che darà ancora più valore alle nostre eccellenze in campo medico e scientifico».

Il progetto partirà all’inizio del 2023 e sarà curato dallo studio Barreca & La Varra. Si parla di 10mila metri quadrati di superficie residenziale rigenerata e altri 3mila metri quadrati di spazi commerciali. Grande attenzione alla sostenibilità e all’efficienza energetica. Sarà mantenuta la storica facciata ottocentesca, garantendo così gli aspetti tipici del contesto urbano di riferimento del quartiere. L’iniziativa, inoltre, pone grande attenzione al tessuto sociale: negli antichi spazi comuni verranno infatti realizzate tre nuove corti, destinate a diventare centri di aggregazione fruibili sia dai residenti che dall’intero quartiere. Il progetto sociale si avvale del supporto dell’advisor tecnico sociale Fondazione Housing Sociale.

Foto di copertina © Barreca & La Varra

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Luigi Rucco
Articoli Correlati
  • Al via le iscrizioni per il Fiabci Prix D’Excellence Award Italia 2024

  • Rigenerazione urbana, la lezione delle ex Reggiane spiegata dal sindaco

  • A2A Headquarters, Milano, render by ACPV ARCHITECTS

    Tutti gli ingredienti di un buon progetto. Intervista a Patricia Viel

  • Rigenerazione più coraggiosa per le periferie, Rampelli: «Stop al dogma del consumo di suolo»