Manens-Tifs e Steam insieme in un unico gruppo, 50 milioni di fatturato con la partnership

20-10-2021 Redazione 4 minuti

L’ingegneria italiana si riposiziona. Le due società venete si alleano: 250 dipendenti e 150 collaboratori all’estero

Questa integrazione unisce due eccellenze dell’ingegneria italiana che condividono profondamente valori e radici
Giorgio Finotti

Con l’integrazione in un’unica realtà, delle due storiche società d’ingegneria venete Manens-Tifs e Steam, nasce un gruppo unico, italiano, per competere con le più quotate società di ingegneria al mondo. Non un brand nuovo, ma un gruppo con oltre 250 dipendenti, a cui si aggiungono altri 150 nelle sedi all’estero, forte di un fatturato annuo superiore ai 50 milioni di euro che lo collocherà tra le prime dieci società di ingegneria in Italia.

Ospedali, aeroporti, poli universitari e laboratori di ricerca: Manens-Tifs e Steam operano da decenni nella progettazione di grandi edifici e infrastrutture civili.

Da sinistra: Giorgio Finotti (Presidente e AD di Manens-Tifs), Gianluca Calace (AD di Steam), Mauro Strada (Presidente di Steam)

«L’unione fa la forza e quelle che si uniscono sono due società da molti anni proiettate su una scala globale, con sedi, progetti e personale in tutta Italia ed all’estero. Come ha ricordato recentemente il governo Draghi – ha dichiarato Mauro Strada, Presidente di Steam – tutti gli studi internazionali arrivano alla conclusione che le dimensioni aziendali fanno la differenza, nell'economia di un Paese. Per questo ha auspicato che “l'Italia si doti di campioni di medie dimensioni per servire meglio tutta la curva della domanda”, ed è proprio in questa prospettiva che il nostro progetto di integrazione si inserisce per dotare l’Italia di un “campione” nel sempre più cruciale settore dell’Ingegneria ed Architettura».

«Questa integrazione – ha aggiunto Giorgio Finotti, Presidente e AD di Manens-Tifs – unisce due eccellenze dell’ingegneria italiana che condividono profondamente valori e radici. La storia di entrambe nasce infatti dal mondo universitario (entrambe le società hanno le proprie radici saldamente ancorate all’Università di Padova della quale i fondatori sono stati docenti e ricercatori, ndr), dal quale hanno mutuato l’approccio che ha sempre contraddistinto il lavoro progettuale. Il nostro sforzo tende sempre a considerare l’incarico ricevuto come occasione di ricerca e approfondimento, sviluppando soluzioni che non solo sono rispettose delle normative più stringenti e dei requisiti chiesti da cliente ma che mirano a superare gli standard esistenti e a fissare nuovi obiettivi migliorativi».

La sede della Manens-Tifs

Manens-Tifs spa è nata dall'integrazione di due delle principali società di ingegneria di consulenza italiane, attive sul mercato da oltre cinquant'anni, ed opera nel settore edilizio con una specializzazione particolare nel campo della sostenibilità e dell’energia. Fornisce servizi che spaziano dagli studi di fattibilità fino alla progettazione in tutte le sue fasi fino a site e al project management, mantenendo sempre un’attenzione speciale alla innovazione e alla ricerca. Una filosofia che ha permesso di conquistare la fiducia sia di grandi clienti privati come fondi, banche e assicurazioni, sia delle amministrazioni pubbliche come aziende ospedaliere, università ed enti di ricerca. 

Manens-Tifs costituisce oggi un riferimento a livello internazionale nella progettazione tecnologica dei grandi complessi del terziario. Spazia dai progetti iconici, realizzati in collaborazione con i più grandi nomi dell’architettura mondiale, quali il complesso CityLife a Milano (in collaborazione con Zaha Hadid, Libeskind, Bjarke Ingels, Arata Isozaki), o dalla Torre Intesasanpaolo a Torino (con Renzo Piano), dalla Torre della Regione Piemonte (con Massimiliano Fuksas), per arrivare fino ai nuovi campus scientifici dell’Università Statale di Milano nell’ex area Expo e dell’Università di Torino a Grugliasco. E poi ancora le strutture sanitarie: il nuovo Ospedale all’Angelo di Mestre, nuovo Polo Chirurgico Confortini e Ospedale della Donna e del Bambino di Verona, l’ampliamento dell’Ospedale Niguarda a Milano, il Cisanello a Pisa, il nuovo Ospedale di Taranto e molti altri. La competenza di Manens-Tifs si è affermata anche all’estero dove la società sta sviluppando progetti di grandi dimensioni in Kazakhstan e in Medio Oriente (in Arabia Saudita sta seguendo la realizzazione di due Medical City, che rappresentano i maggiori interventi di edilizia sanitaria in corso di realizzazione nell’area). Ancora, la società ha sviluppato una sezione specializzata nella progettazione degli impianti tecnologici a bordo delle grandi navi da crociera ed è da anni partner stabile di Fincantieri con la quale ha collaborato nella realizzazione delle più grandi navi da crociera costruite in Italia.

L'Ospedale di Schiavonia, progetto realizzato da Steam Steam è una società di ingegneria e architettura fondata nel 1980 dal professor ingegner Mauro Strada. Facendo leva su una squadra tecnica interdisciplinare e di eccellenza, Steam si è specializzata nel gestire l’intero processo, dall’ideazione di un grande edificio alla sua realizzazione concreta, portando a compimento con successo opere di grande portata e complessità. Tra le decine di commesse di questi ultimi anni, il nuovo campus delle Scienze Sociali Politiche ed Economiche nella ex Caserma Piave di Padova, il nuovo ospedale di Monopoli-Fasano in Puglia, l’ampliamento del terminal passeggeri dell’aeroporto di Genova, il nuovo tribunale civile a Venezia nella sede della ex Manifattura Tabacchi, fino al nuovo Ospedale di Schiavonia la cui concezione progettuale è stata indicata come modello ideale per le strutture ospedaliere in epoca Covid19.

I grandi cambiamenti che ci attendono nei prossimi anni, in tutti i settori, ambientale, sociale e sanitario sono altrettante straordinarie opportunità di sviluppo e crescita per le due aziende ed è con questo spirito e con questo obiettivo che le due società hanno definito questo progetto di integrazione. Così si legge nella nota congiunta. «Pensiamo ialle opportunità assicurate dal monitoraggio e dalla digitalizzazione del patrimonio immobiliare e infrastrutturale – dicono i partner delle due società – dalla riorganizzazione del sistema sanitario anche attraverso applicazioni di telemedicina, solo per citarne alcuni».

In copertina: il complesso Citylife a Milano realizzato da Manens-Tifs (in collaborazione con Zaha Hadid, Libeskind, Bjarke Ingels, Arata Isozaki)

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Redazione
Articoli Correlati
  • Come attuare la direttiva case green?

  • Lap Architettura, dal sisma de L’Aquila alla progettazione partecipata

  • Donne e architettura, tra pregiudizi e conquiste

  • Progetto Cmr e Settanta7 firmano a Palermo il nuovo complesso della Polizia