12-03-2021 Paola Pierotti 3 minuti

De Lucchi: «Arti, scienze e tecnologie insieme nella filiera immobiliare»

Remind per il Piano di ripresa e resilienza: 18 cantieri presentati alle commissioni del Senato

«Sfruttiamo le potenzialità dell’architettura per dare vita a nuove occasioni di benessere e di socialità. Costruire significa infatti costruire comportamenti, influenzare sistemi di vita, indicare nuovi modi di intendere le relazioni e porre in essere nuove idee per progettare le comunità»
Graziano Sala

«Ripresa non significa solo riprendere ciò che è stato abbandonato, ma anche e soprattutto un nuovo inizio, una nuova partenza. Resilienza, allo stesso modo, non vuol dire solo resistere, ma anche sapersi adattare, per sfruttare le occasioni migliori. E oggi, dopo un anno di pandemia, abbiamo l’occasione di ripartire più forti, più vivi, più capaci. Stiamo vivendo un periodo di grandi trasformazioni, lo vediamo nella stessa filiera immobiliare, che deve essere concepita non più nell’ottica di porre un mattone sopra l’altro, ma come insieme di tutte le arti, scienze e tecnologie». Michele De Lucchi è intervenuto tra le voci di Remind Filiera Immobiliare presso le Commissioni riunite Bilancio e Affari Europei del Senato della Repubblica l’11 marzo. 

Arti, scienze e tecnologie insieme, per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del Paese. Sulla linea del New European Bauhaus.


All’incontro, con l’architetto De Lucchi, hanno partecipato anche Paolo Crisafi, presidente di Remind Filiera Immobiliare, il vicepresidente Remind Francesco Burrelli e Padre Graziano Sala.


«Sfruttiamo le potenzialità dell’architettura per dare vita a nuove occasioni di benessere e di socialità. Costruire significa infatti costruire comportamenti, influenzare sistemi di vita, indicare nuovi modi di intendere le relazioni e porre in essere nuove idee per progettare le comunità». Sul tema è intervenuto Padre Graziano Sala: «Dignità, solidarietà e sussidiarietà i tre pilastri da cui ripartire», perché è ormai condiviso che l’inclusione sociale sia uno dei driver del nuovo real estate.

Padre Sala ha fatto presente che nell’ambito dei lavori promossi dal comitato Remind ‘Autori dell’Abitare’ ci si è soffermati a riflettere su quale idea di uomo e di cittadino si voglia avere. «Pensiamo a questo non come utente, ma come persona, inserito in una rete di relazioni e di rapporti umani. Sfruttiamo l’occasione che abbiamo per ripensare le realtà urbane in un’ottica antropologica, e poniamo la relazionalità e la socialità dell’individuo come la base su cui edificare l’immobile».

Tre le vie indicate da Remind verso cui direzionarsi per il post-pandemia: quella della dignità della persona che produce inclusione sociale; quella della solidarietà, per guarire dal virus dell’ingiustizia; quella della sussidiarietà che produce assunzione di responsabilità da parte di tutti.


E proiettandosi nell’ottica del Piano Nazione di Ripresa e Resilienza (PNRR), il Presidente Remind Paolo Crisafi ha presentato alle commissioni riunite Bilancio e Affari Europei del Senato un documento con “18 Cantieri della Filiera Immobiliare a disposizione del Parlamento e del Governo Draghi”.


Si parte dalla valutazione dell’opportunità di “adottare iniziative volte a sostenere gli investimenti per la messa in sicurezza degli immobili e dei relativi impianti (in particolare per antisismica e per antincendio) con materiali, metodologie e protocolli energetico-ambientali”. Tra le altre indicazioni puntuali, l’approfondimento “degli impatti positivi derivanti sia da una possibile modifica della disciplina delle Siiq (Società di Investimento Immobiliare Quotate) al fine di consentire l’accesso allo strumento anche agli equivalenti soggetti esteri, sia dall’introduzione di un nuovo strumento di investimento, il Fondo immobiliare aperto, al fine di allineare l’ordinamento agli altri Paesi e di rendere più competitiva l’offerta da parte dei gestori italiani”. Nell’elenco delle proposte Remind c’è “l’efficientamento energetico-ambientale e la messa in sicurezza degli immobili locati alla PA. Indispensabile, inoltre, la gestione dei danni da catastrofi naturali con sistema strutturato e con partecipazione assicurativa”. Sul tema del Superbonus 110%, si propone “una maggiore premialità agli interventi integrati sul sistema edificio e la possibilità di estensione di tale strategia energetico-ambientale ai settori che attualmente non possono usufruire dell’agevolazione, con particolare riguardo a soluzioni per l’emergenza abitativa e per gli immobili turistico-culturali”.
“Revisione della normativa appalti”, “attenzione ai temi dell’economia circolare”, ma anche “innovazione, tecnologia e trasformazione digitale per le città e i territori smart” sono alcune delle proposte, a cui si aggiunge l’attenzione a “benessere e salubrità, in particolare con un piano di riqualificazione di edifici scolastici e turistici-culturali”.

In copertina: Foto di Brian Merrill da Pixabay

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Paola Pierotti
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