24-02-2021 Paola Pierotti 4 minuti

Concorsi: +26% in 5 anni, e nell’ultimo anno +43% gli importi

Dati sulle gare di progettazione nell’ultimo rapporto promosso dal Cnappc con Onsai e Cresme

«Siamo soddisfatti dei dati censiti dall’Osservatorio, dai quali viene fuori un trend positivo per l’affidamento di servizi di architettura e ingegneria e soprattutto un significativo rilancio dei concorsi di progettazione»
Rino La Mendola

È cresciuto il numero dei bandi, ed è aumentano anche quello dei concorsi: +25,8% sono quelli espletati nel quinquennio 2016-2021 (864) rispetto a quelli del precedente quinquennio 2011-2015 (687). E centrale si conferma il ruolo dell’architettura: dall’analisi dei 52 concorsi ospitati dalla piattaforma del Cnappc risulta che il ruolo di Rup è stato assunto da un architetto per il 44% dei casi, da un ingegnere per il 35% e da altre figure professionali per il 10%, mentre il ruolo di coordinatore operativo (in supporto al Rup) è stato assunto da un architetto per l’84% dei casi. 
Si evidenzia che che nel 2019 e nel 2020 si è mantenuto invariato, sul numero di 130 unità, il numero di concorsi banditi. Ma si è registrata una fortissima crescita degli importi, saliti del +43% da 5,8 milioni a 8,3 milioni di euro.

Nelle Isole e soprattutto in Sicilia si sono concentrate il maggior numero di iniziative (dove si segnalano due maxi-gare come quella per la sede regionale a Palermo, da 1.3 milioni di euro) e quella per il palazzo di giustizia di Catania, entrambe bandite sulla piattaforma del Cnappc. Negli ultimi anni, sulla piattaforma Concorrimi erano stati indetti altri concorsi per delle scuole, per il sistema tram la greenway che unisce Palermo con Monreale e quello per l’illuminazione dei monumenti arabo-normanni compresi nella dichiarazione Unesco. E dalla Sicilia è di questi giorni la notizia di una nuova stagione di concorsi annunciata dalla Regione per una decina di musei, per un investimento di 27 milioni di euro di lavori.
Questi alcuni dei dati pubblicati, dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e dal CRESME, nel Report messo a punto dall’Osservatorio Nazionale dei Servizi di Architettura e Ingegneria (ONSAI). Dati dai quali si rileva che, nel corso del 2020, nonostante gli effetti della pandemia, “il settore dei concorsi e dei servizi di architettura e ingegneria mostrano segni molto incoraggianti di ripresa”. 

Non mancano le opportunità, ma il mercato della progettazione continua a scricciolare (e ad impoverirsi) quando oltre all’offerta qualitativa c’è di mezzo l’offerta economica (si legga l’articolo con gli interventi di Mario Cucinella, Gabriele Scicolone e Andrea Marchisio).

Dai concorsi al cantiere. Tornando ai concorsi, nel rapporto si legge che “nel 2020 su 130 concorsi, per un ammontare di poco meno 8,3 milioni di euro , ben 114 concorsi per un ammontare di 7,7 milioni di euro, prevedevano nel disciplinare, “previo reperimento delle risorse necessarie”, l’affidamento delle fasi successive della progettazione (sino a livello esecutivo) come previsto dall’arti. 152c del codice”. 

In generale l’ONSAI ha registrato, rispetto al 2019, un incremento dei bandi per affidamento di servizi di architettura e ingegneria, come progettazione, direzione lavori e collaudo, pari all’8,5% per numero ed al 50,2% per importo  dei lavori.  Per i concorsi, è stata rilevata una certa stabilità rispetto all’anno precedente in termini di numero, ma al tempo stesso un incremento, per importo dei lavori, pari al 31,7%. Anche per i servizi di pianificazione è stata rilevata stabilità rispetto all’anno precedente in termini di numero  (+0,4%) ed un incremento, per importo dei corrispettivi a base di gara,  pari al 71,7%.

«Nel corso degli ultimi anni – ha sottolineato Rino La Mendola, VicePresidente del Cnappc e Consigliere delegato ai Lavori Pubblici – abbiamo adottato una serie di politiche complementari per alimentare l’esternalizzazione degli incarichi di progettazione, puntando soprattutto sui concorsi a due gradi. Da un lato, siamo riusciti ad inserire nel Codice dei contratti una serie di emendamenti  importanti per aprire i concorsi ai professionisti di talento e, dall’altro, abbiamo redatto i bandi tipo, offrendo alle stazioni appaltanti gli strumenti per bandire i concorsi e per affidare  gli incarichi ai liberi professionisti. Sempre con l’obiettivo di promuovere i concorsi di progettazione a due gradi, abbiamo inoltre costituito, conseguendo ottimi risultati, la piattaforma informatica (ad integrazione di quelle dell’Ordine degli Architetti di Bologna e dell’Ordine di Milano, ndr) su cui i concorsi oggi viaggiano veloci e nel pieno rispetto dell’anonimato. Siamo dunque soddisfatti dei dati censiti dall’Osservatorio, dai quali viene fuori un trend positivo per l’affidamento di servizi di architettura e ingegneria e soprattutto un significativo rilancio dei concorsi di progettazione».

Con l’occasione della presentazione di questo rapporto, il Cnappc chiede al Governo neo-eletto una nuova riforma del Codice dei contratti che, “seguendo i principi lanciati dalle linee guida per l’architettura varate dal Mibact, su cui recentemente è stato espresso parere favorevole dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, punti al concorso a due gradi, quale procedura principale da adottare per la progettazione delle opere pubbliche, nella consapevolezza che tale tipologia concorsuale costituisce, senza alcun dubbio, uno strumento fondamentale per valorizzare la professionalità dei concorrenti e per acquisire il migliore progetto tra quelli selezionati ed ammessi al secondo grado”. Il Cnappc chiede contestualmente una riforma che abbandoni definitivamente “procedure che limitano la concorrenza, come l’accordo quadro, e che relegano il progetto ad un ruolo marginale nell’esecuzione dei lavori pubblici, come l’appalto integrato”. 

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Paola Pierotti
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